Seminario "Lo sport come strumento di integrazione linguistica e culturale", 19 febbraio

L’attività sportiva può unire persone, lingue e culture diverse. Su questo tema l’Università per Stranieri di Siena il 19 febbraio 2018 ha organizzato un seminario per illustrare agli studenti, al mondo sportivo e alla cittadinanza alcuni temi di grande rilevanza nell’ambito della candidatura di Siena a “Città europea dello sport 2020”: la cittadinanza sportiva, il turismo sportivo, la doppia carriera, la geografia sportiva e l’educazione linguistico-culturale attraverso lo sport.

Il Rettore Pietro Cataldi ha introdotto il seminario, mettendo in rilievo il significato del titolo: dalla trasformazione dello sport, che con la civilizzazione diviene possibilità di gareggiare e competere, al significato di integrazione nel senso di incontro di civiltà diverse.

Dopo i saluti di Guglielmo Turbanti, funzionario del Comune di Siena allo Sport, di Paolo Gheda, coordinatore della candidatura di Siena a Città Europea dello Sport, di Paolo Ridolfi, delegato CONI – Provincia di Siena, di Simone Pacciani, presidente UISP Siena e di Giuseppe Gotti, presidente CUS Siena, Emanuele Isidori, dell'Università di Roma Foro Italico, ha analizzato la questione della “doppia carriera” (o dual career), che consente di calibrare sin dall’inizio i percorsi formativi degli studenti-atleti sulla base delle loro esigenze sportive e dell’apprendimento linguistico in contesto sportivo. Alessandro Tortelli, del Centro Studi Turistici Firenze, ha illustrato la crescita costante del turismo sportivo, sia a livello internazionale che regionale e provinciale. La Toscana è il territorio ideale per molte competizioni sportive: 15 ciclostoriche e 500 gare legate al running. Mauro Valeri,  sociologo dello sport, ha posto molti interrogativi riguardo all'effettiva integrazione in contesto sportivo, e ha portato i dati di 80 casi di razzismo nel calcio nel 2017, molti dei quali avvenuti nei campionati dei ragazzi. Massimiliano Tabusi, delegato del Rettore allo sport di Unistrasi,  ha evidenziato come lo sport sia fondamentale nell'interrelazione culturale da molti punti di vista e anche fondante per molti aspetti (storicamente diversi sportivi hanno avuto un ruolo determinante nella società e per il quadro geopolitico). Ad esempio, poiché comporta una condivisione di regole applicate in un determinato spazio, può creare vere e proprie geografie e, nella misura in cui consente di comprendersi anche parlando lingue diverse, potrebbe anche essere considerato come un "linguaggio". Raymond Siebetcheu, ricercatore dell’Unversità per Stranieri di Siena, ha presentato i risultati di un’indagine, condotta presso il Liceo sportivo di Siena, relativa ai repertori linguistici degli studenti-atleti e alle motivazioni, da parte degli stessi, allo studio delle lingue.  Ha concluso il suo intervento illustrando alcuni giochi linguistici sperimentati sul terreno di gioco e in aula che hanno coinvolto studenti stranieri e italiani nonché una squadra composta esclusivamente da richiedenti asilo.

La chiusura dell'incontro è stata dedicata alle testimonianze: Ezekiel Kemboi, campione olimpico e mondiale di atletica leggera, ha inviato un saluto video dal Kenia; molto applaudite e seguite le parole di Irene Siragusa, campionessa mondiale di atletica leggera alle Universiadi e di Giulia Bonechi, campionessa mondiale di pattinaggio corsa. Le due studentesse di Unistrasi hanno messo in luce l'importanza dello sport, dei suoi valori, vissuti insieme al percorso formativo universitario.

Il Rettore Pietro Cataldi ha consegnato alle due studentesse come riconoscimento per i loro meriti sportivi l'antica moneta del Sanese d'oro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Programma 

Interventi:

 

Video

  • Lo sport come strumento di integrazione linguistica e culturale
  • Irene Siragusa e Giulia Bonecchi, studentesse dell'Universita' per i Stranieri di Siena, premiate nell'ambito del seminario sullo sport come strumento di integrazione
  • Sport come strumento di integrazione linguistica e culturale
  • Giulia Bonechi, oro a tutta velocità