Il testo mobile. Scrittori e traduttori a confronto tra Cina, Francia e Russia, 11-13 novembre

Le tre giornate d’incontri mirano a promuovere il dialogo tra la figura dello scrittore/scrittrice e quella dei suoi traduttori/traduttrici, gettando luce, dal vivo e in modo diretto, sulla dialettica tra autore e traduttore che generalmente si realizza solo attraverso il testo. Il particolare lavoro trasformativo della pratica traduttiva e il cammino inverso, di nuovo verso l’opera letteraria di origine, saranno così valorizzati in una dinamica di reciproco scambio, creando un’ideale circolarità che coinvolga autori, traduttori, studenti e lettori.
L’idea di ragionare intorno alla mobilità del testo trae spunto da una definizione di Jorge Luis Borges, che definiva ogni testo come un «fatto mobile», rielaborazione costante di un testo precedente, sempre suscettibile di nuove e future “manipolazioni”. Borges sosteneva che «il concetto di testo originale appartiene soltanto alla religione o alla stanchezza», sottolineando così la vitalità intrinseca a qualsiasi opera, nonché le sue virtù rigenerative, direttamente collegate all’operazione traduttiva.
Come si struttura, all’interno della circolarità che ha come perno il testo, la relazione fra autore e traduttore? Come evolve il loro rapporto quando il traduttore o la traduttrice si ritrovano a lavorare su più testi di uno stesso autore? Alcuni traduttori prediligono il rapporto con l’opera; altri, invece, ritengono che il rapporto diretto con l’autore costituisca una strada privilegiata. Interessante sarà quindi confrontare esperienze diverse, di rapporto diretto e indiretto con l’autore.
Le riflessioni coinvolgeranno ad ampio raggio le strategie dei traduttori nella soluzione dei problemi presentati dai testi: come ogni opera richiede scelte e soluzioni specifiche, così ogni lingua e cultura affrontata necessita di particolari accorgimenti. Nel tempo, ogni letteratura crea una sua tradizione traduttiva:per questo motivo il confronto fra tradizioni diverse non potrà che rivelarsi stimolante.  
Nello spazio del laboratorio pratico, ci si propone di riflettere su cosa accade all’italiano quando è tradotto dal cinese, dal francese e dal russo, provando a seguire l’intuizione di Henri Meschonnic, per il quale è necessario tradurre ciò che ogni autore “fa” alla propria lingua; ci si interrogherà così sia su questioni di sintassi, ritmo narrativo, modalità stilistiche, sia su problematiche interculturali.
Queste tre giornate di incontrimirano a suscitare nuove riflessioni sulla pratica della traduzione, con la convinzione che dalla “mobilità” di un’opera letteraria, dal suo nascere in una data cultura ed essere poi trasportata in una cultura altra, possa emergere la sua polifonica potenzialità. 

Comitato scientifico:
Anna Di Toro, Giulia Marcucci, Ornella Tajani

Locandina


Programma 

Lunedì 11 novembre - Il testo mobile in Cina

Ore 11.45 – Aula 1: Sguardi sulla fantascienza da e verso la Cina. Incontro con la scrittrice XiaJia e Francesco Verso (scrittore ed editore di Future Fiction). Coordina Anna Di Toro
Ore 14.30 – Aula 19: ‘Fare’ traduzione di fantascienza cinese. Laboratorio  per studenti di cinese e revisione editoriale dei testi tradotti. Con Francesco Verso e Anna Di Toro


Martedì 12 novembre - Il testo mobile in Francia

Ore 10 – Aula 21: RégisJauffret. L’opera, le traduzioni. Incontro con Régis Jauffret, Federica Di Lella, Giuseppe Girimonti Greco. Coordina Ornella Tajani
Ore 14.30 – Aula 1: Laboratorio di traduzione con gli studenti intorno all’opera di Régis Jauffret. Con Régis Jauffret, Federica Di Lella, Giuseppe Girimonti Greco. Coordina Ornella Tajani


Mercoledì 13 novembre – Il testo mobile in Russia
 
Ore 16.15 – Aula Magna: Tradurre la memoria. Dialogano Francesca Gori e Giulia Marcucci, traduttrici di Leningrado. Memorie di un assedio (Guerini e Associati) di Lidija Ginzburg e La bambina dell’hotel Metropole (con C. Zonghetti; Brioschi editore 2019) di Ljudmila Petruševskaja. Intervengono Paola Carlucci e Mauro Moretti.   
Ore 18.00 – Aula 21: Laboratorio di traduzione con gli studenti di russo su passi scelti. Con Francesca Gori, coordina Giulia Marcucci