ResMaLand. Reshaping Marginal Landscapes

Il progetto di ricerca Reshaping Marginal Landscapes combina l’eccellenza della ricerca sull’archeologia dei paesaggi in Toscana con la trasferibilità e la replicabilità di best practices in altre regioni (nel nostro caso il Lazio).

L’apparente marginalità del paesaggio archeologico ricchissimo dell’Isola del Giglio, con la riscoperta e la valorizzazione nel progetto di due luoghi dimenticati ma centrali per la storia dell’isola e di tutto l’allora Granducato (il Lazzaretto e l’oratorio campestre di San Giorgio), ai margini del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, divengono il tramite per tradurre un modello virtuoso di archeologia diffusa in un paesaggio distante ma altrettanto simile come luogo liminale: il Parco dei Monti Aurunci nel Lazio.

Dal 2021 l’Università per Stranieri di Siena ha intrapreso ricerche in collaborazione con il Comune di Isola del Giglio, partecipando anche al comitato scientifico del sistema museale SMART.

Un assegno di ricerca sarà dedicato alla documentazione, rilievo tridimensionale, analisi microstratigrafica, valorizzazione nell’ambito di sentieristica esistente e da rinnovare, e incentrato sul Lazzaretto granducale (a nord del Porto), mai indagato scientificamente fino ad oggi.

Fu luogo di accoglienza “forzata” di malati che qui giungevano da Livorno e centro pulsante dal tardo medioevo in poi della vita dell’Isola del Giglio. A mezza costa tra il Porto e il Castello, l’oratorio campestre di San Giorgio nasce forse in epoca bizantina presso le sorgenti più importanti dell’Isola e qui diviene durante il controllo prima Pisano e poi Fiorentino un punto fondamentale extraurbano sacro di accoglienza.

Due luoghi che testimoniano la ricchezza del patrimonio culturale identitario toscano.

Nel 2023 Unistrasi, il Parco Naturale dei Monti Aurunci (provincia di Latina) e l’Associazione Archeologia Diffusa ETS  hanno siglato un accordo di collaborazione facendo nascere il progetto MAP. Monti Aurunci Project. 

ResMaLand è un progetto di eccellenza volto a trasferire la ricerca Toscana in nuove indagini sulle trasformazioni dei paesaggi storici montani e marginali in una prospettiva di lunga durata attraverso l’approccio antropologico, storico ed archeologico. Unico caso in Italia, inoltre, mira a produrre standard di qualità condivisi.

La nuova stagione di ricerche, che si concentra in un secondo assegno di ricerca biennale, in particolare nel sito di Sant’Andrea, un insediamento fortificato a controllo di importanti passi montani, occupato dall’età bizantina fino ad epoca tardomedievale, luogo chiave per la formazione del Ducato di Gaeta, ha permesso al Parco di acquisire un patrimonio di siti archeologici di alto valore storico e paesaggistico finora sconosciuti.

L’idea progettuale mira a integrare, nei due anni di svolgimento, il vasto patrimonio di conoscenze acquisite all’interno delle strutture e delle politiche di fruizione del Parco.

The research project combines excellence in landscape archaeology in Tuscany with the transferability and replicability of best practices in other regions (in our case, Lazio). The seemingly marginal but archaeologically rich landscape of the Island of Giglio—through the rediscovery and valorization of two forgotten yet central sites in the island’s and the Grand Duchy’s history (the Lazaret and the rural oratory of San Giorgio), located on the fringes of the Tuscan Archipelago National Park—becomes the vehicle for translating a virtuous model of diffuse archaeology into a similarly liminal landscape: the Monti Aurunci Park in Lazio.

Since 2021, the University for Foreigners of Siena  has conducted research in collaboration with the Municipality of Isola del Giglio, also participating in the scientific committee of the SMART museum network. A research grant will be dedicated to the documentation, 3D surveying, micro-stratigraphic analysis, and valorization—within both existing and renewed trail systems—of the Grand Ducal Lazaret (north of the Port), which has never before been scientifically investigated. This site was a place of “forced” reception for the sick arriving from Livorno and, from the late Middle Ages onward, a vital hub in the life of Giglio Island.

Halfway between the Port and the Castle, the rural oratory of San Giorgio may have originated in the Byzantine period near the island’s most important springs, becoming, under first Pisan and later Florentine control, a key sacred reception site outside the urban center. These two locations exemplify the richness of Tuscany’s cultural and identity heritage.

In 2023, Unistrasi, the Monti Aurunci Natural Park (Province of Latina), and the non-profit association Archeologia Diffusa ETS  signed a collaboration agreement, launching the MAP (Monti Aurunci Project). This excellence-driven initiative aims to transfer Tuscan research expertise to new investigations into the long-term transformations of mountainous and marginal historical landscapes, using an anthropological, historical, and archaeological approach. It is a unique case in Italy, also aiming to establish shared quality standards.

The new phase of research—supported by a second two-year research grant—focuses particularly on the site of Sant’Andrea, a fortified settlement that controlled important mountain passes and was occupied from the Byzantine to the late medieval period. A key site in the formation of the Duchy of Gaeta, Sant’Andrea has enabled the Park to acquire a heritage of highly significant archaeological sites, both historically and in terms of landscape, previously unknown. The project’s goal is to integrate the extensive body of acquired knowledge into the structures and visitor engagement policies of the Park over the course of the two-year project.

Referente scientifico

Jacopo Tabolli 


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Jacopo Tabolli

jacopo.tabolli@unistrasi.it