Il fenomeno dei nuovi razzismi e della radicalizzazione dell’intolleranza nella Regione Toscana
Titolo del progetto
Il fenomeno dei nuovi razzismi e della radicalizzazione dell’intolleranza nella Regione Toscana
Sigla del progetto
I nuovi razzismi nella Regione Toscana: analisi semiotica
e linguistica di strutture simboliche nei nuovi contesti della comunicazione
social
Descrizione breve
La ricerca risponde alla necessità di comprensione del fenomeno di sviluppo e radicamento di forme e contenuti di “nuovi razzismi e di radicalizzazione dell’intolleranza” in Toscana.
Responsabile del
progetto di ricerca
Giorgia Bulli, Università degli Studi di Firenze
Responsabile del
progetto per Unistrasi
Massimo Vedovelli
Indirizzo email per
richiesta informazioni
vedovelli@unistrasi.it
Sito del progetto
-
Contesto di
riferimento del progetto
DADR
Ente finanziatore
Regione Toscana
Partner scientifici
Università per Stranieri di Siena; Istituto Sangalli; Università di Siena;Università di Pisa;ISRT; Università degli Studi di Firenze
Altri partner
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Periodo di operatività del progetto
2019 - 2020 - 2021
Abstract del progetto
Nel panorama nazionale di affievolimento dei valori della tolleranza e della convivenza, e di tramonto delle subculture, la Regione Toscana ha fino a pochi anni fa costituito un’eccezione per la tenuta di una fedeltà ai concetti di solidarietà e rispetto dell’uguaglianza sostanziale tra membri di una stessa collettività che ha a lungo impedito che fenomeni di radicalizzazione politica ampiamente documentati in altre aree del Paese prendessero forma anche in questi territori. A partire da qualche anno, questo stato di “felice eccezione” ha però cominciato a venire meno.
Indicatori di un riallineamento – seppur in misura minore rispetto ad altri contesti – alla tendenza nazionale della riemersione di forme organizzate o “spontanee” di radicalizzazione e razzismo risultano ad oggi evidenti. S ul piano strettamente elettorale, si registra il successo di piccole formazioni politiche che includono nel proprio programma proposte che rivelano tendenze xenofobe, includono richiami identitari escludenti, iniziative di “legge e ordine” basate sull’ascrizione di responsabilità a gruppi di cittadini individuati sulla provenienza geografica, diffuse intolleranza verso comunità che vengono connotate etnicamente.
A livello di organizzazioni sociali, la penetrazione nel territorio di gruppi - per adesso di piccole dimensioni - che si richiamano apertamente all’ideologia fascista è accompagnata da pratiche di solidarietà sociale coperte da un richiamo ad un immaginario simbolico del passato al quale le giovani generazioni non sembrano più immuni. Sul piano della mobilitazione meno visibile ma assai efficace organizzata sul web, infine, non è difficile risalire a contributi “toscani” nella rivitalizzazione del dibattito sulla bontà del regime fascista, così come non meno frequenti sono fenomeni di strutturazione dell’“hate speech” di evidente connotazione razzista e antiegualitaria.
Emerge la necessità di una comprensione del fenomeno di sviluppo e radicamento di forme e contenuti di “nuovi razzismi e di radicalizzazione dell’intolleranza” in Toscana che parta da una dimensione descrittiva e che vada oltre, indagando da una parte le motivazioni di questa riattivazione ideologica, e riflettendo dall’altra sulle possibilità operative di una risposta istituzionale alla crescita di tale radicalizzazione nelle sue varie forme. Il primo passo per la realizzazione di questo percorso allo stesso tempo analitico e di suggerimento di prassi operative istituzionali è la stesura di un rapporto di ricerca ad uso istituzionale e non divulgativo su questo complesso fenomeno in Toscana.
Abstract in inglese
The research aims to study the phenomenon of development
and rootedness of forms and contents of "new racisms and radicalization of
intolerance" in Tuscany. The research starts from a descriptive dimension
that goes further, investigating on one side the reasons for this ideological
reactivation, and reflecting on the other on the operational possibilities of
an institutional response to the growth of this radicalization in its various
forms. The first step for the realization of this at the same time analytical
and suggestion of institutional operating practices is the drafting of a
research report for institutional and non-popular use on this complex
phenomenon in Tuscany.
Parole chiave
(keywords)
discorsi dell'odio, identità, linguaggi